Controsoffitti, a cosa servono e come vengono realizzati
I controsoffitti si configurano come una struttura leggera collegata all'intradosso del solaio e possono essere realizzati in vari modi a seconda delle lastre che si utilizzano, permettendo così di ridimensionare l’altezza elevata di alcune stanze, nascondere gli impianti di condizionamento e migliorare la coibentazione degli ambienti.
Vediamo ora nel dettaglio i vantaggi dei controsoffitti:
• isolare acusticamente e termicamente l’ambiente nel quale viene inserita grazie al materiale coibente presente nell’intercapedine che attutisce i rumori e riduce la dispersione di calore tra un piano e l'altro, preservando sia il silenzio che il calore di ogni ambiente.
• nascondere agevolmente i cavi elettrici, le tubature, gli impianti di riscaldamento o condizionamento, migliorando l’estetica e l’eleganza dell'ambiente. Questa soluzione viene adottata soprattutto in edifici terziari e pubblici (come uffici, scuole e strutture sanitarie).
• integrare al proprio interno l’illuminazione e gli impianti di condizionamento e garantisce una maggiore protezione dal fuoco.
I controsoffitti, essendo dei sistemi a secco, generalmente non comportano grandi carichi sulla struttura e permettono un’installazione veloce e sicura e sono facilmente rimovibili e sostituibili con costi ridotti.
Controsoffitto: come realizzarlo
È importante progettare bene gli ambienti prima di decidere d'installare un controsoffitto in quanto questo sistema può rivelarsi particolarmente adatto in alcune circostanze ma sconsigliato in altre; poiché un controsoffitto produce una riduzione dell’altezza delle stanze è opportuno verificare che siano sempre rispettate le altezze minime: 2,70 m per gli ambienti abitabili e 2,40 m per corridoio e disimpegno. Generalmente i controsoffitti possono essere realizzati in:
• aderenza: costituito da un'orditura metallica, fissata puntualmente alla soletta mediante appositi ganci di collegamento, a cui si poggiano le lastre prescelte per controsoffittare.
• Sospeso: costituito da un sistema di elementi di sospensione e di supporto (pendini in acciaio) che partono dal solaio del piano superiore e reggono l’orditura metallica.
• Autoportanti: la struttura metallica di supporto non si poggia al soffitto, come nei due casi precedenti, ma alle pareti perimetrali attraverso dei profili guida perimetrali.
Inoltre la controsoffittatura può essere ispezionabile e realizzata in pannelli, doghe o lastre.
Tuttavia tra i diversi materiali in cui è possibile realizzare un controsoffitto il più diffuso è il cartongesso: materiale che permette di essere lavorato sul posto perché facilmente tagliato della dimensione necessaria alla lavorazione, leggero e che si integra perfettamente con il resto delle pareti in quanto i due materiali hanno la stessa finitura a gesso. I controsoffitti in cartongesso posso essere utilizzati in molteplici ambienti come ad esempio in cucina. Molte volte la realizzazione di un controsoffitto sopra la cucina con inseriti al suo interno dei faretti può donare un look totalmente diverso alla vostra cucina; eliminando l’antiestetico spazio che si crea tra il soffitto ed i pensili e donando più luminosità grazie ai faretti.